Sette tipi di benchmarking per decisioni aziendali migliori [+ esempi]
Tra tutti i diversi tipi di benchmarking disponibili per la ricerca digitale, quale ti fornirà l’analisi dei dati e gli insight di cui hai bisogno per risolvere il tuo problema aziendale?
Puoi applicare la metodologia di benchmarking quasi a tutto. Le aziende consolidate la utilizzano per ottimizzare la produttività e migliorare le tecniche di marketing, le startup ne approfittano per creare una strategia go-to-market per il lancio di nuovi prodotti, gli analisti la usano per mappare i processi e i contesti aziendali, mentre i membri del management basano le proprie decisioni sui benchmark identificati attraverso questa metodologia preziosa.
A seconda del caso d’uso, è possibile applicare tipi di benchmarking diversi. In questo articolo, esamineremo sette strategie di benchmarking che puoi utilizzare per valutare la tua attività e ti forniremo esempi pratici a supporto.
Cos’è il benchmarking?
Il benchmarking è l’atto di valutare un valore confrontandolo con uno standard o con un punto di riferimento. In ambito aziendale, e soprattutto nel mondo digitale, puoi confrontare le performance, i risultati e altri dati con punti di riferimento specifici chiamati benchmark, come la media del settore, i leader della categoria o un particolare concorrente.
Esistono diversi tipi di benchmarking, che possono essere implementati in base al proprio obiettivo. Ognuno di questi avrà uno scopo distinto e servirà a confrontare diversi set di dati.
Un benchmarking efficace consente di identificare le aree di crescita e favorisce un miglioramento continuo. È una parte importante della pianificazione strategica perché aiuta a capire la propria posizione in un mercato specifico e a misurarsi con i concorrenti diretti. Il benchmarking può migliorare i processi interni e la presenza digitale, nonché fornire insight che aiutano il management a prendere decisioni più ponderate.
Per saperne di più, consulta la nostra guida completa: What Is Benchmarking: The Ultimate Guide.
Introduzione ai sette diversi tipi di benchmarking
1. Benchmarking competitivo: la madre di tutti i benchmarking
Valutare il proprio posizionamento rispetto alla concorrenza è la forma più rilevante di benchmarking per le aziende. Il benchmarking competitivo è l’unico modo per stabilire il valore reale del proprio successo. Magari ti rallegrerai nel vedere i numeri in crescita, ma saprai di essere un leader del mercato solo quando ti confronterai con i tuoi concorrenti. Grazie a questo tipo di benchmarking funzionale, capirai rapidamente dove si stanno dirigendo le altre aziende del tuo settore e potrai identificare i trend emergenti. Il benchmarking competitivo richiede un approccio sistematico, che inizia con la definizione degli obiettivi e l’analisi di parametri precisi. Stranamente, molte aziende non riescono a sfruttare appieno gli strumenti digitali per ottenere risultati validi e fruibili.
I benchmark di base includono cifre generiche come il fatturato, la crescita e gli indici di settore. Il confronto di questi numeri consente di valutare il market share, ma non è sufficiente per un’analisi dettagliata e insight utili.
Una visione granulare dei dati dei concorrenti può fornire una mappa chiara del settore, che comprende anche i propri vantaggi competitivi. Di conseguenza, ti permette di confrontare punti dati specifici e prendere decisioni più efficaci.
Ad esempio, se desideri esaminare la tua politica dei prezzi, puoi analizzare i dati specifici dell’obiettivo, come l’aumento medio dei prezzi. Consulta la nostra guida pratica e alcuni esempi nell’articolo sul benchmarking competitivo.
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Benchmarking strategico: impara dal successo dei concorrenti
Grazie al Strategia di benchmarking, puoi concentrarti sulle aziende con le performance migliori e imparare dal loro successo. Inoltre, ti permette di capire come i leader principali abbiano raggiunto la loro posizione e le aziende di successo siano cresciute nel tempo.
Questo tipo di benchmarking consiste nell’esaminare i modelli di business delle aziende più virtuose per capire in che modo differiscono dai tuoi e individuare gli elementi che puoi implementare nella tua struttura. L’idea è quella di aiutarti a ottimizzare la tua strategia aziendale o, su scala più ridotta, quella di marketing, la tua presenza online o il tuo sistema finanziario. Il benchmarking strategico ti consente inoltre di identificare le aree di concorrenza delle aziende, in modo da individuare eventuali lacune da colmare.
Ricordi che qualche anno fa, Walmart e altri rivenditori avevano esclusivamente negozi fisici? Nonostante il trend in crescita dell’e-commerce, la loro struttura commerciale era prevalentemente offline. Poi, è arrivata la pandemia di COVID-19. Walmart è riuscita rapidamente a realizzare una strategia online redditizia, mettendo in pratica quanto appreso dai concorrenti che hanno avuto successo.
3. Benchmarking delle performance: migliora continuamente i risultati
In un modo o nell’altro, valutare le performance è un’attività che rientra in qualsiasi tipo di benchmarking. La esamineremo a parte perché puoi e dovresti analizzare il benchmark delle performance aziendali separatamente dalle altre metriche che stai misurando.
Il benchmarking delle performance si propone di confrontare la redditività per aiutarti a definire gli obiettivi migliori per la tua azienda. Stiamo parlando di una forma di confronto dei dati quantitativi che consente di fissare obiettivi ambiziosi ma raggiungibili. Di solito, si concentra su indicatori di performance come il prezzo, la qualità, la velocità e l’affidabilità, e inizia con la definizione di indicatori di performance chiave (Key Performance Indicators, KPIs) rappresentativi.
Il benchmarking delle performance permette di migliorare continuamente i risultati, alzando regolarmente l’asticella. Si lavora per raggiungere un livello specifico, che diventa la base da cui partire per fissare obiettivi ancora più alti.
Facciamo un esempio. Supponiamo che tu conosca bene la popolarità dei podcast su Clubhouse e che il tuo team di marketing sia convinto che l’apertura di una stanza aumenterà il coinvolgimento e stimolerà le vendite. Prima di lanciarti in questa nuova avventura, analizza i tuoi canali di social media esistenti e fai un benchmark delle tue performance con quelle dei concorrenti. Confronta poi le metriche generali di marketing delle aziende che gestiscono una stanza su Clubhouse con quelle che non la gestiscono e scopri se i risultati ottenuti sono nettamente migliori e giustificano l’investimento.
4. Benchmarking digitale: misura qualunque dato in qualsiasi momento
Ogni azienda con una presenza digitale ha bisogno di un fare un benchmark dell’attività, delle caratteristiche e delle performance del Web. Il benchmarking digitale include tutto, dalle keyword alle conversioni e al ROI (ritorno sull’investimento), e può essere applicato a qualsiasi punto dati. L’obiettivo principale è quello di valutare l’impatto dell’attività digitale sulle performance aziendali in generale e fare un confronto con i concorrenti diretti.
Lo si può utilizzare anche per approfondire alcuni aspetti specifici dell’attività commerciale. Infatti, concentrarsi sui dati digitali consente di valutare il traffic share e la portata dell’audience. Inoltre, permette di confrontare e analizzare i tipi di campagne e i marketing channel per stabilire dove concentrare gli sforzi. Scopri le caratteristiche standard del tuo mercato e identifica i punti deboli e le opportunità con maggiore facilità.
Questo tipo di benchmarking rappresenta una componente fondamentale per la definizione della strategia digitale. Nel mondo online, tutto è misurabile, quindi è possibile impostare comodamente KPI raggiungibili e benchmark rilevanti in ogni fase del percorso verso il successo digitale.
Facciamo un esempio facile. Supponiamo che tu stia investendo una quantità significativa di denaro nella ricerca di mercato. Per sapere se questo investimento è giustificato, confronti la quota del traffico a pagamento con quella del traffico organico. Effettuando il benchmark di entrambe con la media del settore, scopri che il paid search è nella media e il numero di visitatori organici è basso.
Desideri dunque esaminare la tua strategia SEO per capire come risolvere la questione. Che cosa fai esattamente? Effettui un benchmark: confronti il traffico generato per keyword specifiche e identifichi quelle con il potenziale più alto utilizzando lo strumento di ricerca di keyword di Similarweb. Poi, adatti i tuoi contenuti di conseguenza.
5. Benchmarking delle pratiche e dei processi: dalla qualità alla quantità
Il benchmarking delle pratiche adotta un approccio più qualitativo al fine di valutare il modo in cui vengono svolte le attività in azienda e individuare le aree da migliorare. Per prima cosa, devi mappare i processi interni. Puoi confrontare diversi flussi di lavoro all’interno della tua azienda per verificare quali producono risultati migliori, e stabilire gli standard per i team e i dipendenti.
Il benchmarking dei processi non è limitato alla tua azienda. Puoi effettuare un benchmark con le statistiche disponibili pubblicamente o con i dati che ricevi da fonti esterne. Devi monitorare i processi nel tempo, soprattutto dopo l’implementazione delle modifiche, per contribuire ad aumentare la motivazione e l’efficienza.
Facciamo un esempio: supponiamo che, come in qualsiasi altra azienda, anche nella tua le riunioni siano all’ordine del giorno perché aiutano i team a prendere decisioni. Ultimamente, hai notato che i livelli di performance di alcuni dei dipendenti più attivi sono calati, probabilmente perché trascorrono troppo tempo su Zoom.
In tal caso, dovresti confrontare quanto tempo passano in riunione e quanto tempo lavorano in modo indipendente. Imposta un benchmark per le riunioni settimanali su Zoom e analizza il livello di performance dei membri del team che si collocano al di sopra e al di sotto di esso. Poi, analizza i divari a livello di performance e implementa le pratiche migliori.
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6. Benchmarking interno: sfrutta la concorrenza interna
Se vuoi migliorare l’efficienza e aumentare la capacità aziendale, puoi utilizzare il benchmarking interno.
Questo tipo di benchmarking prevede il monitoraggio interno del carico di lavoro, del completamento delle attività, del tempo dedicato alle attività, dei costi, dei ricavi generati e così via. Ti permette di impostare le aspettative per il tuo team, nonché di definire e ottimizzare i flussi di lavoro. È importante soprattutto per le grandi aziende, che hanno dipartimenti in concorrenza tra loro o che dipendono fortemente l’uno dall’altro.
Un buon esempio sono i team commerciali. Nelle aziende di grandi dimensioni, questi team sono formati da numerosi venditori. Le loro performance si misurano in base al numero di contatti qualificati per le vendite (Sales Qualified Lead, SQL) che riescono a trasformare in clienti effettivi. Le aziende spesso premiano gli addetti alle vendite con un bonus qualora superino un determinato numero. Effettuare il benchmark del valore degli ordini provenienti dai le
7. Benchmarking esterno: dove l’erba è più verde
Nel benchmarking esterno, il tuo punto di riferimento è al di fuori della tua attività. In altre parole, confronti i tuoi dati con quelli dei concorrenti, degli standard di settore o dei leader della categoria. Il benchmarking competitivo, quello strategico e quello digitale sono forme tipiche di benchmarking esterno, sebbene in alcuni casi possano essere utilizzati anche internamente.
La difficoltà relativa a questo tipo di benchmarking sta nel fatto che le aziende non divulgano facilmente i loro dati interni. Per confrontare i processi interni o le metriche di performance, spesso ci si affida alla collaborazione di altre aziende. Per altri tipi di dati che non compaiono nelle statistiche ufficiali o nei rapporti pubblicati, puoi utilizzare un valido strumento di business intelligence, come la piattaforma di market intelligence di Similarweb.
Ma continuiamo con l’esempio del team commerciale: ti interessa anche sapere come le performance del reparto si posizionano rispetto a quelle degli altri concorrenti. Supponiamo che il tuo team commerciale sia composto da cinque persone, che generano complessivamente vendite per 10.000 dollari al mese. Analizzando i dati corrispondenti relativi ai tuoi concorrenti, scopri che, in media, tale importo viene generato da quattro venditori, quindi vuoi sapere come fanno e trovare un modo per raggiungere questi benchmark.
È in casi come questo che puoi ricorrere alla digital intelligence. Forse i tuoi concorrenti investono di più in un marketing aggressivo e i lead vengono passati al reparto vendite in una fase successiva? Fai riferimento alle metriche relative ai benchmark. Utilizzano strumenti più avanzati che consentono loro di organizzare i flussi di lavoro in modo più efficiente? Effettua il benchmark di una serie di punti dati per comprendere meglio la situazione.
Lo strumento Research Intelligence di Similarweb per un benchmarking migliore
Quasi tutti i tipi di benchmarking prevedono l’uso di strumenti digitali per misurare e monitorare i dati. L’enorme vantaggio dei dati digitali è che tutto diventa misurabile. Tuttavia, c’è anche un aspetto negativo: con così tante metriche disponibili, come è possibile sapere quali sono quelle rilevanti per ottenere le risposte necessarie?
Inoltre, molte aziende sono talmente concentrate sui propri dati da dimenticarsi di contestualizzarli e confrontarli.
Puoi effettuare un benchmark solo se riesci a visualizzare i dati del mercato e della concorrenza come se fossero i tuoi. Affinché il benchmarking produca informazioni utili e influenzi il processo decisionale, è necessario che i dati siano accurati e affidabili.
Con Similarweb, ottieni dati di altissima qualità che ti permettono di condurre analisi di mercato ed effettuare un benchmark continuo. I nostri strumenti di research intelligence forniscono metriche rilevanti sulla tua azienda e sui tuoi concorrenti nel contesto del mercato.
Hai già effettuato un benchmark?
Probabilmente, in un modo o nell’altro, hai sempre eseguito dei benchmark, anche se non te ne rendevi conto. Ora che hai dato un’occhiata ad alcuni tipi di benchmarking, capisci che puoi applicare questa tecnica praticamente ovunque. Per trasformarlo in uno strumento aziendale vantaggioso, devi lavorare sistematicamente in modo da ottenere dati preziosi. Contattaci per saperne di più.
Questo post del blog è stato scritto con la collaborazione di Ruth M. Trucks.
Domande frequenti sul benchmarking
Cos’è il benchmarking?
È il processo di misurazione di prodotti, servizi e processi rispetto a quelli di aziende note per essere leader in uno o più aspetti delle loro attività.
Quale potrebbe essere un esempio di benchmarking?
Il benchmarking interno: se vuoi migliorare l’efficienza e aumentare la capacità aziendale, potresti utilizzare questo strumento.
In altre parole, cos’è il benchmarking?
È un modo per stabilire standard, realizzare modelli o impostare criteri per un confronto.
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